Al fine di offrire un supporto completo allo sviluppo di un sito di e-commerce proponiamo dei servizi di valutazione finanziaria, fiscale, amministrativa e giuridica per aprire un negozio online.
Creare un e-commerce significa a tutti gli effetti aprire un negozio dedicato alla vendita di prodotti e servizi, e sebbene questo sia di natura virtuale, gli oneri sono i medesimi di un negozio reale e i passi da compiere per essere in regola, sono gli stessi, sia per evitare di incorrere in sanzioni, sia per programmare con accuratezza tutte le opportune attività utili a conseguire buoni risultati di vendita e di profitto.
L’apertura di un sito di e-commerce potrà quindi assumere forma di progetto di una realtà giuridica preesistente o di una nuova realtà aziendale, in ogni caso, molti dei passaggi di seguito illustrati andranno seguiti per ottenere i risultati sperati dalla realizzazione di un sito di e-commerce.
Una delle prime attività da svolgere riguarda la corretta ed accurata valutazione delle azioni e degli investimenti necessari ad aprire e sostenere l’attività online.
Tra di esse troviamo la redazione di un business plan realistico in base al quale impostare e delineare il progetto di sviluppo dell’e-commerce, la quantificazione dei capitali e delle risorse necessarie a sostenere l’investimento e la scelta dello strumento giuridico da adottare che impone la scelta tra l’apertura di una ditta individuale e di una società di persone o di capitali.
In quest’ultimo caso, qualora si scelga una società, sarà necessario trovare i soci per l’impresa, scegliere il nome per l’azienda e per il sito di e-commerce, definire il capitale sociale, preparare lo statuto della società, e scegliere il notaio per la costituzione dell’azienda. A questo punto sarà necessario procedere con l’apertura della partita IVA, cosa che un professionista (il commercialista) può effettuare per via telematica o per via cartacea, presentando la pratica presso uno degli uffici dell’Agenzia delle Entrate di zona.
Sarà quindi necessario compilare il modello AA9/11 necessario all’apertura delle ditte individuali o il modello AA7/10 (per le società).
Dopo questi passi importantissimi per la costituzione della nuova forma giuridica, bisogna considerare tutti gli aspetti fiscali per la gestione delle vendite. Se si decide di effettuare delle vendite esclusivamente in Italia, non avremo molte variabili in più rispetto alla vendita tradizionale fronte strada, mentre, qualora si scegliesse di acquistare e vendere in Europa, poiché si prevedono acquisti o vendite con altri Paesi dell’Unione Europea (operazioni intracomunitarie) occorrerà richiedere l’iscrizione nei registri VIES (VAT Information Exchange System). Questa autorizzazione viene generalmente rilasciata entro trenta giorni dalla domanda.
Non sarà possibile effettuare operazioni intracomunitarie senza il VIES.
Altro onere per aprire una nuova realtà è legato alla richiesta di un indirizzo PEC, ora obbligatorio anche per i professionisti oltre che per le aziende. In tal caso abbiamo a disposizione il nostro rapido ed efficiente servizio di posta elettronica certificata (Global Pec).
Nel sito web sarà importante definire le modalità di vendita e di consegna da comunicare al cliente finale, nel rispetto delle norme sulle operazioni fuori dai centri commerciali (D.Lgs n. 206/05) e sulle vendite per corrispondenza (D. Lgs n. 114/98), indicare le modalità di esercizio del diritto di recesso per il cliente (in linea con le nuove regole a tutela del consumatore)
Inoltre sarà necessario indicare sulla home page del sito di e-commerce la partita IVA e, nel caso delle società, le altre informazioni ad essa legate.
Sarà inoltre opportuno presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune in cui l’attività di e-commerce avrà la sede, sebbene si decida di vendere altrove, inoltre, l’impresa (sia essa individuale, o in forma di società) dovrà essere iscritta telematicamente al Registro delle Imprese, presso la Camera di Commercio di competenza, e dovrà essere comunicato l’inizio dell’attività.
Infine, dovremo ricordarci che chi esercita un’attività di commercio, anche on-line, dovrà iscriversi alla gestione commercianti dell’INPS, e versare i contributi pensionistici, oltreché iscriversi all’INAIL per la copertura data dall’assicurazione infortuni sul lavoro.
Quanto descritto fa parte dei servizi che offriamo allo sviluppo di siti di e-commerce, e si tratta di attività che vengono svolte da professionisti di comprovata esperienza che operano nel settore legale e tributario. Non esitate a richiedere un consulto per accedere ai nostri servizi di supporto legale e tributario per aprire un sito di e-commerce.