Oggi giorno si parla molto di integrazione tra internet (o più propriamente il mondo dei computer) e la realtà e di come questo andrà a influenzare il mondo del lavoro e dell’intrattenimento
Ma cosa significa in definitiva? Sono in via di sviluppo varie tecnologie che portano l’integrazione tra la rete delle informazioni e la nostra vita reale a un livello maggiore.
Queste si dividono in due tipologie, la REALTA’ AUMENTATA e la REALTA’ VIRTUALE propriamente detta.
La REALTA’ AUMENTATA :
Per REALTA’ AUMENTATA si intende l’integrazione tra la rete internet e la nostra REALTA’ di tutti i giorni.
Questa si costruisce utilizzando apparecchi indossabili che sovrappongono alla REALTA’ che osserviamo un livello (layer) che può contenere ogni tipo di informazione ricavata da quello che osserviamo o da un’interazione dell’utente (ad esempio lo scatto di una foto).
Al momento i dispositivi che maggiormente richiamano quello che sarà probabilmente il dispositivo finale che vedremo tra qualche tempo sono le Microsoft Hololens e i Google Glass.
Le prime, al momento, sono un dispositivo abbastanza oneroso come dimensioni che mira a poter sfruttare un livello 3D VIRTUALE sovrapposto a quello che osserviamo, questo può permetterci di “giocare” in 3D con un modello nel nostro salotto o addirittura dipingere un quadro 3D utilizzando l’aria come tavolozza.
L’implicazione che questo comporta è un’integrazione attiva tra quello che possiamo creare e il mondo reale vissuto creando un livello di esperienza maggiore della somma degli stessi.
Questo perché una creazione 3D in uno sfondo vuoto può essere bella ma estemporanea, così come uno spazio reale vuoto non comunica nulla, ma se mettiamo un modello 3D VIRTUALE in uno spazio espositivo reale ecco che la nostra opera VIRTUALE entra in un museo reale e l’interazione dei due non può essere che vincente.
Per contro questo tipo di dispositivo è molto ingombrante e , almeno al momento, a un livello molto prototipico.
L’altro contendente per la REALTA’ AUMENTATA sono i Google Glass, questo dispositivo non mira a farci interagire in modo attivo come il precedente, lo scopo qui è quello di recuperare in tempo reale informazioni dall’ ambiente circostante e fornirle in modo fruibile all’utilizzatore.
Un utilizzo tipico che abbiamo visto tutti è come navigatore, avere le informazioni per raggiungere un luogo direttamente davanti agli occhi integrate con la REALTA’ vissuta può risultare davvero comodo.
I Glass rispetto alle Hololens sono un dispositivo diverso, mirano infatti alla praticità di tutti i giorni (le dimensioni sono paragonabili a quelle di un paio di occhiali) e alle sue necessità di reperimento informazioni.
Già oggi gli scenari di utilizzo per entrambi i dispositivi sono incredibili.
Provate a immaginare, per quelli di voi che lo fanno, cosa vuol dire plasmare un prototipo assemblandolo direttamente con le proprie mani davanti a i propri occhi e metterlo in test tramite un motore fisico integrato che ne simuli il comportamento.
Sicuramente la fase di test e progettazione e test potrebbe guadagnarne molto.
Così come un dispositivo tipo i Glass potrebbe risolvere molti problemi legati ai lavori in cui si necessita di informazioni a riguardo di componenti. Se dobbiamo riparare un guasto, basterà puntare il codice a barre del dispositivo per avere la lista completa delle componenti di ricambio e i relativi codici per poter effettuare l’ordine direttamente in loco.
Il dispsositivo definitivo (nessuno dei due precedenti) che in futuro andremo ad utilizzare dovrà essere necessariamente unire un’interazione avanzata con una raccolta veloce e accessibile di informazioni e ovviamente dimensioni utilizzabili nella vita ordinaria.
Come dico sempre, staremo a vedere…
Nel prossimo articolo andremo ad affrontare invece la REALTA’ VIRTUALE e le sue implicazioni.