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Protocollo HTTPS e certificati SSL per siti web e e-ecommerce

Proteggere sito e e-commerce con HTTPS e certificati SSL

Proteggere sito e e-commerce con HTTPS e certificati SSL

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In questi ultimi mesi si sente un gran parlare di protocollo HTTPS e di certificati SSL per offrire agli utenti che navigano sul nostro sito o e-commerce il massimo grado di sicurezza e la garanzia di integrità dei dati scambiati.

La sicurezza online è da sempre un tema caldo. Alcuni recenti episodi, come il sofisticato sistema di phishing ai danni di utenti (anche smaliziati) di Gmail, oppure i recenti fatti intorno al malware eye-pyramid, hanno portato alla massima attenzione il bisogno di sicurezza e di riservatezza dei propri dati.

Da gennaio 2017, il browser Chrome di Google segnalerà come “non sicure” le pagine in cui siano ospitati form che trasmettono dati mediante protocollo http (potenzialmente non sicuro).

Per contribuire a rendere il web più sicuro, Google spinge da molto tempo sul concetto di connessione sicura, specie nei punti in cui l’utente possa inserire dati sensibili. come password, dati della carta di credito o, più in generale, qualsiasi dato anagrafico.

Il protocollo HTTPS diventerà lo standard per il web.

Le transazioni bancarie o le operazioni di pagamento avvengono su connessioni sicure già da molto tempo. Arrivati alla fase di pagamento di un acquisto online, la pagina in cui “fisicamente” vengono inseriti i dati della carta di credito o di Paypal si trova sempre “altrove”, tipicamente su Paypal o sul sito della banca che gestirà la transazione.

Quali sono i tipi di certificato per garantire comunicazioni sicure su protocollo HTTPS?

Tipicamente possiamo individuare 3 tipologie di certificati SSL che garantiscono, a differenti livelli, sicurezza e corrispondenza del nome di dominio all’identità dell’azienda che lo utilizza:

Come dicevamo, però, Google sta spingendo molto sulla sicurezza dei dati trasmessi online, non più soltanto limitati ai dati di pagamento, ma anche relativi a quelli anagrafici.

Dopo averlo annunciato a settembre 2016, la versione 56 di Chrome (e, ci scommettiamo, non sarà l’unico browser a farlo) da fine gennaio 2017, in presenza di form di qualsiasi tipo (landing page, form di contatto, ecc), avviserà l’utente che la pagina che ospita i campi da compilare potrebbe non essere sicura e, i dati immessi potrebbero essere intercettati da malintenzionati.

Non ci dilungheremo ulteriormente sui tecnicismi: ci basti sapere che, se la pagina che ospita il form da compilare non viene fornita mediante una connessione sicura, il browser segnalerà la pagina come “potenzialmente non sicura”.

Inutile pensare alle conseguenze di comunicazioni di questo tipo, per tutti quei siti che “vivono” di contatti (lead) e che sviluppano il proprio business online, magari portando traffico alla pagine di destinazione mediante l’uso di campagne SEM o di email marketing.

Immaginiamo che Chrome non sarà l’unico browser a segnalare le pagine potenzialmente non sicure e, pertanto, il nostro consiglio è di implementare (o far implementare) quanto prima un certificato SSL valido e firmato da un’autorità di certificazione riconosciuta, che consenta di stabilire connessioni sicure, in modo da stabilire connessioni sicure mediante protocollo HTTPS.

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