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Personal Computer Aziendali: Chi più spende, meno spende

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Quando effettuiamo un acquisto, nel tentativo di risparmiare del denaro, dobbiamo prestare la dovuta attenzione al fatto che la minor spesa non coincida con una minor qualità, altrimenti l’economia sarà solo illusoria poiché il bene o il servizio acquistato porterà con se un secondo acquisto o in sostanza una qualche forma di spreco.

Si, queste possono sembrare delle ovvietà, ma la grande maggioranza delle aziende, soprattutto quelle che lamentano scarsa efficienza connessa all’uso dei personal computer, presta poca attenzione alla fase di acquisizione di queste tecnologie di base. Una nota azienda, un tempo leader nella produzione di Personal Computer, in una delle sue migliori pubblicità televisive dei primi anni duemila, incentrava il suo messaggio sul fatto che la loro ultima innovazione consentiva di risparmiare qualche millesimo di secondo per operazione eseguita. L’entusiasmo intorno a questa innovazione stava nel fatto che questo micro-risparmio di tempo si ripeteva per una innumerevole quantità di volte moltiplicata per un innumerevole numero di utenti utilizzatori della tecnologia. Il messaggio riportava quindi l’osservatore nella posizione di chi ogni giorno perde del tempo su operazioni ripetitive e su macchine il cui grado di obsolescenza preclude lo sviluppo di risultati utilizzando strumenti inadeguati.

Le aziende dovrebbero quindi porre maggior attenzione sulla scelta delle infrastrutture tecnologiche, anche su quelle di base, quali i PC, i Notebook, i Server, i dispositivi di networking e le periferiche documentali (stampanti, scanner e multifunzioni, etc.), poiché ogni dispositivo che interviene nel processo produttivo ne inficia positivamente o negativamente la bontà e l’efficienza, apportando benefici o perdite economiche di medio e lungo periodo.

Per questi motivi, se la scelta di dotare la propria forza vendita di costosi dispositivi mobile connessi ad un sistema di posta in cloud e ad un sistema crm e/o di collaboration, può sembrare una spesa elevata, occorre capire quale sia il ROI (ritorno dell’investimento) di questa operazione che farà risparmiare molto tempo alle persone coinvolte nel processo di vendita. Altrettanto vale per ogni area e funzione aziendale e per ogni investimento tecnologico che possa migliorarne la produttività:

La necessità principale è quella di investire una giusta quantità di denaro in funzione dei miglioramenti che tali investimenti potrebbero consentire.

Chiaramente, una riduzione del tempo per ogni attività svolta su un nuovo Personal Computer più performante, produce un beneficio all’azienda ben superiore all’investimento effettuato. Maggiore è l’impatto dell’investimento e maggiore sarà il beneficio derivante dallo stesso, purché questo sia ponderato rispetto ad analisi dei requisiti richiesti per ottimizzare processi, far funzionare software specifici, migliorare il lavoro delle persone, etc.

Va ricordato inoltre che trattandosi di beni strumentali, è possibile acquisire tecnologia usufruendo di strumenti finanziari appositamente creati per consentire alle aziende di disporre delle infrastrutture ritenute essenziali al progresso dell’azienda. In tal caso, il noleggio operativo di medio periodo (24-60 mesi) può rappresentare una scelta interessante. L’azienda può così godere dei beni utili alla produzione (sono molte le tipologie di beni hardware e software contemplabili tra quelli accettati dalle strutture finanziarie) fin da subito, pagando una quota parte come servizio, su un arco temporale predefinito, al termine del quale può scegliere di restituire il bene in virtù di una nuova fornitura o riscattarlo con una piccola quota parte. Il beneficio di questo strumento finanziario sta nella flessibilità e nell’immediatezza dell’accesso alle tecnologie e nel modello di carico fiscale dei beni, visti come servizi e non come cespiti.

Altro elemento interessante, valido ancora per tutto il 2017, è il bonus fiscale derivante dal super ammortamento che porta al 140% il valore del bene strumentale acquistato per uso produttivo. In tal caso è ancora più interessante acquistare strumenti che possono portare ad un incremento della produttività in un momento in cui si presentano dei vantaggi fiscali di tale natura.

Ad ogni modo, indipendentemente dalle scelte che poi verranno effettuate, anche per l’acquisto di Personal Computer, deve essere svolto con la dovuta attenzione. Il consiglio è quello di ponderare il fabbisogno tecnico delle applicazioni da utilizzare e la prevista longevità per le macchine da utilizzare. Non crediamo giusto focalizzare l’attenzione su una scelta legata ad una valutazione del valore residuo degli strumenti al termine di un classico periodo di ammortamento di 4 anni, quanto piuttosto, dalla longevità delle attrezzature, dalla loro robustezza ed in generale dall’esigenza media di assistenza tecnica per dispositivo. A conferma di ciò, è dell’ottobre scorso l’intervista a Fletcher Previn, responsabile dell’IT IBM, al quale è affidato il compito di gestire i computer di 500.000 dipendenti, nella quale lui stesso valutava positivamente il passaggio a Mac a livello aziendale rispetto alla precedente scelta basata su Windows molto più problematica e pertanto, nel medio periodo, più dispendiosa.

Nel caso la vostra azienda sia in fase di valutazione per il rinnovo del parco hardware, sarà bene valutare le esigenze applicative e definire i requisiti tecnici e solo dopo procedere alla selezione dei prodotti, per poi fissare dei budget di riferimento, e non il contrario.

Quindi, è bene considerare che per le cose essenziali è opportuno spendere di più in ragione della qualità, trasformando questa maggiore spesa in un risparmio reale poiché tra durata ed efficienza ciò che si è scelto sarà caratterizzato da durata ed efficienza maggiori.

 

 

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