Il Programmatic Media Buying (o Programmatic Display) è il modo in cui, avvalendosi di tecnologie all’avanguardia, vengono acquistati dinamicamente spazi pubblicitari, per veicolare determinati messaggi. A differenza di altri sistemi, il Programmatic consente di erogare certi messaggi solo a determinati utenti. La definizione di tutte le variabili è, appunto, il cuore del Programmtic Media Buying.
Uno dei motivi per cui la pubblicità display ha perso valore ed efficacia nel corso del tempo è dovuto al fatto che il messaggio veicolato “sperava” di essere visto da un utente interessato. A differenza di altri strumenti pubblicitari di “massa” (V. TV, Radio, affissioni, ecc.), il problema del banner sta nel sovraffollamento di messaggi presenti in un unico luogo (display dello smartphone o monitor del pc).
Se lo spot TV continua ad interrompere il programma televisivo che si sta guardando, rappresentando di fatto una forma di coercizione a cui difficilmente ci si sottrae (cambiando canale), il banner è stato via via rimosso dalla sfera dell’attenzione dell’utente, innescando il cosiddetto effetto “banner blindness”. “Certo”, direte, “ci sono altri modi per obbligare l’utente a vedere banner e pop-up online”. Ci sono e, in molti casi, funzionano. Ma sono sistemi molto poco user-friendly e che Google penalizza pesantemente.
Programmatic Display vs. Display Advertising
Il web è quel luogo in cui ogni elemento può (e deve) essere misurato. Ogni azione deve puntare ad un obiettivo, ed ogni costo commisurato al ritorno dell’investimento fissato. Ecco quindi che l’approccio “cartaceo” alla pubblicazione di banner e rich media non ha più senso di esistere.
Acquistare (e pagare) milioni di impression, erogate a pioggia su un sito ad alto traffico, equivale a trasmettere uno spot radiofonico o televisivo e augurarsi che in quel momento passi il nostro cliente-tipo e che faccia caso alla pubblcità. E’ quanto meno rischioso.
Big Data al servizio del Programmatic
Il Programmatic Media Buying, accoppiato con la raccolta e l’analisi dei dati, può portare molta efficienza nella gestione di campagne pubblicitarie online. L’unione dei due elementi può essere fondamentale per raggiungere i propri clienti nei micro-momenti del percorso decisionale di acquisto.
Con la tecnologia di Programmatic Media Buying è oggi possibile definire a priori l’erogazione di annunci display su canali/siti/posizionamenti diversi, facendo in modo che vengano visualizzati solo sugli schermi/monitor degli utenti che corrispondono al nostro profilo di interesse.
Sfruttando le informazioni che ciascuno di noi lascia online, volontariamente o inconsapevolmente, è possibile per un inserzionista definire a priori a quali tipologie di utenti andare a mostrare i propri annunci.
In questo modo la spesa pubblicitaria viene razionalizzata, rendendola misurabile con maggiore efficienza e direttamente correlabile agli indicatori di performance prefissati.