Digital transformation, Big Data e competenze fra i grandi Trend 2.0 del prossimo futuro. Molto più di un semplice must per le aziende che vorranno restare al passo coi tempi.
Crescita e consolidamento del settore e-commerce, ricerca di sempre maggiori competenze e valorizzazione della protezione di Small e Big Data. Sono solo alcuni dei 7 trend tecnologici che caratterizzeranno il 2017 in un Italia che ancora fatica a decollare. Lo dice il rapporto 2016 di Interoute, provider internazionale di servizi per le telecomunicazioni. Dai mercati alle tecnologie, passando per privacy e competenze, un rapido riepilogo dei tech-must per l’anno a venire.
Digital Transformation – Un vero boom quello atteso in questo settore. La digitalizzazione è ormai una certezza, sempre più aziende infatti, guardano alla migrazione dei servizi e delle applicazioni, verso piattaforme cloud-based, come a una soluzione non solo percorribile, ma anche perfomante ed economicamente vantaggiosa: la domanda è in crescita – il 65% degli Executives considerano la digital transformation al centro delle proprie strategie di crescita.
Internet of things Oltre un milione di aziende in Italia stanno investendo su questa tecnologia. La rivoluzione IoT è in atto: per il 2017 serviranno reti performanti e data center adeguati a supportarla.
L‘e-commerce si consolida – Secondo il rapporto, l’anno prossimo gli italiani spenderanno il doppio rispetto al 2013 per gli acquisti online, un tasso di crescita tra i più alti al mondo che rappresenta solo in parte un recupero del gap rispetto agli altri paesi ad alto tasso di civilizzazione. In ogni caso un dato che avrà una ricaduta positiva anche dal punto di vista tecnologico: a patto di potenziare i sistemi di sicurezza e ottimizzare la “responsive experience”.
Smart cloud e Containering – Prosegue a doppia cifra il boom del 2016, con sempre più imprese che hanno scelto le reti cloud ai sistemi in-house e di usufruire di infrastrutture basate su net-containers. Nel 2017, questo trend sembra in ulteriore crescita con network e computing, sempre più collegati, e sviluppatori che potranno controllare e gestire i crescenti livelli delle proprie infrastrutture fisiche attraverso un semplice codice.
Un solo IT non basta più. La necessità di un IT bimodale – Gestire, in parallelo, due modalità di fornitura dell’IT – una focalizzata sulla stabilità, l’altra sull’agilità – è sempre più necessario per tutte le aziende che vogliono infrastrutture e piattaforme di sviluppo ottimizzate. Le aziende all’avanguardia non potranno prescindere dall’investire in questa direzione.
Skills shortage, fenomeno in crescita – La carenza di competenze rappresenta il più grande ostacolo per le aziende: no skill – no growth – no innovation. L’unica vera chiave del successo è la ricerca di partnership tecnologiche strategiche.
Una sempre maggiore attenzione per la protezione di Small e Big Data – La proposta di General Data Protection Regulation (Gdpr), concepita dall’UE con l’obiettivo di regolamentare la protezione dei dati, inizierà ad avere un impatto concreto sulle attività delle aziende. Organizzazioni e fornitori dovranno, quindi, cercare soluzioni che offrano una compliance completa, per non dover affrontare controversie legali.
Renato Deorsola è project manager e IT strategist dal 2000. Ha collaborato allo sviluppo IT di primarie aziende del settore finance, automotive, horeca, PA. Co-autore di numerose pubblicazioni tecnico scientifiche, dal 2016 si occupa di new business development per Global Business Solution.