Uno degli articoli più vecchi del nostro blog, parla di Google My Business. Questo articolo ha accumulato molte visite negli anni, in gran parte provenienti da domande quali “cos’è google my business” o “come funziona Google My Business”. Se le domande, nel tempo, sono rimaste pressoché invariate, ciò che invece è profondamente cambiato negli anni è il servizio stesso di Google My Business.
Partiamo dalle basi e con ordine: Google My Business è il servizio che Google ha sviluppato per le attività commerciali locali. Attraverso questo servizio, negozianti e imprenditori possono comunicare ai clienti, o potenziali tali, tutta una serie di informazioni relative al punto vendita.
Nel 2022 Google My Business cambierà nome in Google Business Profile. L’operazione di rebranding ha come scopo l’eliminazione dell’app Google MyBusiness e incentivare gli utenti a gestire i propri profili direttamente su Google Maps e Google Search Console.
Google My Business può essere utilizzato da ogni attività che voglia aumentare la propria prominenza locale sul web, siano esse attività locali, come pizzerie o parrucchieri oppure aziende di diversi settori.
Il futuro sarà sempre più phygital, un’interazione continua tra mondo fisico e digitale, gli utenti potranno sempre di più vivere esperienze uniche ed interattive tra questi due mondi l’interconnessione tra i quali avviene in Google My Business. Uno strumento che riesce a connettere le ricerche fatte su Google e gli shop fisici. Parallelamente potrebbe far visitare il vostro sito web anche da utenti che stanno cercando unicamente indicazioni stradali su Google Maps.
Il fenomeno phygital viene sostenuto da due crescite parallele: quella degli e-commerce e quella della vendita al dettaglio organizzata, anche se la maggior parte delle vendite, in paesi più digitalmente arretrati come l’Italia, avviene ancora principalmente offline.
Infine, l’importanza di Google My Business può essere confermata dalle stesse statistiche che ci fornisce Google nel suo corso su Skillshop:
Le ricerche di “disponibile vicino a me” sono cresciute globalmente di oltre il 100% nell’ultimo anno.
È gratis. Google mette a disposizione uno strumento semplice, intuitivo e rapido a disposizione di tutti coloro che portino avanti un’attività e che desiderino essere trovati. E lo fa senza chiedere soldi. Per sponsorizzare la propria pagina invece si dovranno effettuare degli investimenti su Google ADS.
Google My Business si attiva in tre semplici step.
Bisogna prestare attenzione non modificare il profilo Google My Business. Durante il processo di verifica.
Verificando il tuo profilo potrai ottenere diversi vantaggi:
Saranno disponibili insight per compiere scelte strategiche.
Dalla scheda principale di Google My Business, poi, è anche possibile visualizzare l’eventuale presenza di un Virtual Tour Google Maps Business View o, se l’attività non ne ha uno, si può accedere alla pagina ufficiale Google, attraverso cui trovare e scegliere un fotografo certificato Google che ne realizzi uno!
Su Google My Business esistono tre ruoli:
Ci sono quattro step che si possono utilizzare per ottimizzare il nostro profilo su Google My Business:
1) Aggiorna le informazioni della tua attività: se hai cambiato sede od orari, cambia immediatamente le informazioni su Google My Business
2) Utilizza video e foto di qualità, sono tra le prime cose che vengono visualizzate da eventuali clienti. Puoi anche aggiungere un tuo logo o un’immagine di copertina.
3) Gestisci in maniera ottimale le recensioni. Più sotto nell’articolo c’è un capitolo completamente dedicato.
4) Utilizza gli Insight del tuo profilo per compiere scelte strategiche. Puoi ad esempio vedere quante persone hanno visionato la tua attività e quante hanno richiesto indicazioni stradali per essa. Molto importante è analizzare in che modo i clienti trovano il tuo profilo.
Altri insight sono quanti clic sono stati effettuati sul pulsante di chiamata, il numero di messaggi, le prenotazioni, i click sul sito web, gli ordini di cibo, il numero di visualizzazioni dei prodotti e un riepilogo sulle interazioni totali
Partendo da quanto appena descritto, Google My Business presenta numerosi benefici. Eccoli nel dettaglio:
All’elenco di vantaggi, sempre validi, si sono aggiunti via via nel tempo una serie di nuovi strumenti, che rendono sempre più utile (se non vitale) la presenza della propria attività all’interno del circuito Google My Business. Tra questi, abbiamo già menzionato la possibilità di pubblicare video, oltre alle già presenti fotografie. Se è vero che un’immagine vale più di mille parole, un video riesce a comunicare certamente meglio di un’immagine statica.
I Post, ovvero piccoli contenuti composti da foto/video e testo, che rimangono visibili per 7 giorni e che compaiono in corrispondenza del box di informazioni su Google e Google Maps, quando viene visualizzata la nostra attività. Servono a mettere in risalto promozioni o iniziative che hanno una durata limitata e che necessitano di massima visibilità.
Infine troviamo i messaggi, recentemente introdotti, che servono ad accorciare di molto la distanza (e il tempo) tra chi cerca un’attività come la nostra e noi. I messaggi funzionano proprio come una chat. L’utente che visualizza la scheda Google My business, ha dunque una serie di modi per entrare in contatto con l’azienda:
Alcuni tool ti possono essere utili mentre utilizzi questa piattaforma:
Google my Business è cambiato molto negli ultimi anni, diverse novità hanno interessato la piattaforma:
Dal punto di vista SEO è importantissimo notare l’importanza che Google My Business ha assunto per le query local. I primi risultati in SERP non sono infatti siti web, ma schede di Google My Business.
Per trarre vantaggio da questa prominenza data da Google alle schede Google My Business è essenziale ottimizzare il profilo dell’attività su Google My Business, come è stato spiegato prima.
Inanzitutto scegli password sicure per il tuo profilo seguendo le pratiche generali di cybersecurity. Puoi leggere al riguardo cercando blog di cyvìbersicurity e di settore.
Bisogna anche prestare attenzione a questo: durante il processo di verifica, non modificare nessuna informazione del tuo profilo.
Uno degli aspetti più delicati del web moderno, riguarda proprio la ridotta distanza tra i consumatori e le aziende. Se da una parte questo aspetto non può che essere positivo, dall’altra, i rischi di abusi o danni di immagine è dietro a ogni angolo. Ci capita spesso di ricevere richieste di aiuto o supporto per gestire al meglio recensioni non positive, che però non travalicano nell’illegalità di una diffamazione. Capita anche, a volte, di cercare di gestire situazioni complesse, avvalendoci del supporto del nostro team legale.
In primis è necessario distinguere tra 3 tipologie di recensioni diverse:
Riprendendo un principio da uno dei paragrafi precedenti, è opportuno che il titolare di un’azienda o un suo preposto, RISPONDANO SEMPRE alle recensioni. Sia che esse siano positive, per ringraziare, sia che esse sia critiche (anche se non sempre costruttive), per dimostrare a tutti coloro che leggeranno lo scambio, che se un errore è stato commesso dall’azienda, questa se ne è fatta carico e ha fornito una risposta adeguata alla lamentela del consumatore-utente.
Capita però che il web sia “infestato” da malintenzionati che, con finalità estorsive, diffamatorie o slealmente concorrenziali, pubblichino contenuti a cui oggettivamente non si può rispondere. In questo caso, l’azienda ha 2 possibilità a sua disposizione: segnalare un contenuto, che in maniera evidente viola le norme ufficiali relative ai contenuti generati dagli utenti Google Maps (tra cui le recensioni, ma anche le fotografie, che vengono pubblicate all’interno della scheda Google My Business); oppure, rivolgersi ad un legale, che provvederà ad adoperarsi, anche nei confronti della piattaforma che ospita il contenuto offensivo, al fine di difendere l’onore dell’azienda danneggiata da questo tipo di contenuto.
Sorvolando per il momento sulla questione strettamente legale, come possiamo gestire le recensioni critiche, al limite dell’offensivo? Quali sono, ufficialmente, i contenuti che Google dovrebbe filtrare nel più breve tempo possibile, nel caso in cui questi vengano segnalati?
In primis, è possibile difendersi da questo tipo di attacchi se, evidentemente, non si basano su esperienze reali. Richiedendo all’utente una prova di acquisto (ad esempio, uno scontrino), se questi non fosse in grado di produrre tale prova, si potrebbe segnalare la recensione come “falsa”.
Allo stesso modo, le recensioni negative che vadano al di là del prodotto o del servizio e che si rifacciano a temi valoriali, come eventuali scelte etiche dell’azienda stessa, rientrano tra i contenuti non ammessi e, come tali, segnalabili per la loro rimozione.
Le categorie di contenuti non ammessi su Google Maps e Google My Business sono diversi e coprono molte tematiche. Senza entrare nello specifico di ciascuna categoria, possiamo elencarli come segue: non sono ammessi contenuti spam e falsi; contenuti fuori tema; contenuti che, in base alle normative locali, prevedano autorizzazioni o restrizioni specifiche; contenuti illeciti (correlati, ad esempio alla pirateria informatica), di natura terroristica o sessualmente esplicitici; ovviamente, non sono ammessi contenuti offensivi, pericolosi o dispregiativi e, a chiudere l’elenco, vengono menzionati anche i contenuti che possano trarre in inganno il lettore e quelli che manifestino un particolare conflitto di interessi (ad esempio un ex dipendente che rilasci una recensione negativa sull’azienda in cui ha lavorato).
Come dicevamo, in caso di recensioni positive o (costruttivamente) negative, è sempre opportuno rispondere nel merito, nella maniera più professionale e lucida possibile.
Nel caso di recensioni critiche, che violino almeno uno dei punti su esposti, è possibile segnalare il contenuto a Google, che provvederà a rimuoverla nel più breve tempo possibile.
Quando invece a rilasciare una recensione negativa, al limite del diffamatorio, è qualcuno non facilmente identificabile o che stia agendo evidentemente in “malafede”, è necessario rivolgersi ad aziende che abbiano nel proprio team legali in grado di fare gli interessi di chi ha subito un attacco di questo tipo.
Google My Business tenta di risolvere l’annoso problema dei servizi Google: un fiorire di soluzioni, valide, entusiasmanti, efficaci, ma spesso sparpagliate su troppi servizi separati, diventando di fatto ingestibili. Facendo il login da qui, si accede ad un‘interfaccia riepilogativa semplificata che, con una sola occhiata, ci consente di verificare i dati aziendali, pubblicare le ultime novità su, vedere quanti potenziali clienti ci hanno cercato e quanti hanno fatto accesso al sito, e cosi via.
Considerata la visibilità che ricevono le schede aziendali attraverso il motore di ricerca Google e Google Maps, e tenuto conto che Google My Business non prevede un costo di setup o per la rivendicazione della scheda, non sfruttare questo servizio significherebbe perdere molto in termini di visibilità e opportunità di business. All’interno della scheda è possibile ottimizzare contenuti e informazioni anche per ricavarsi un vantaggio SEO a livello locale. Cosa molto utile per le ricerche che avvengono in determinate zone, per attività che non menzionano direttamente il nome della nostra azienda.
In conclusione, Google My Business, per volume di visualizzazione di dati e informazioni e per l’uso che facciamo tutti, quotidianamente, di Google Maps e del motore di ricerca, rappresenta uno strumento che ha un potenziale enorme, anche confrontandolo con gli insights di altri social media.
Vuoi sapere come sfruttare al meglio la scheda Google My Business per promuovere la tua attività commerciale? Sei a pochi clic dalla risposta 🙂
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