L’autorità o autorevolezza (authority) ricopre un ruolo importante nella comunicazione, al punto tale da rendere le persone maggiormente influenzabili da soggetti reputati più autorevoli. Questo principio sfrutta il riconoscimento di elementi che pongono l’interlocutore in una posizione più elevata.
Possiamo affermare che all’interno di ogni ordinamento sociale, esiste un preciso processo di istruzione e di catechizzazione che comincia fin dalla nascita e che educa al rispetto dell’autorità.
Ogni processo evolutivo delle strutture sociali porta gli individui appartenenti a creare delle gerarchie di comando e di rispetto, previste per mantenere l’ordine all’interno della società stessa.
Possiamo quindi affermare che l’individuo è per educazione abituato a identificare questa autorità per mezzo di alcuni elementi, attraverso i quali la stessa autorità e autorevolezza si manifestano:
- Titoli: attraverso un titolo da anteporre ad un nome o per identificare un ruolo, si trasmette all’interlocutore una competenza specifica, oltreché un ruolo di autorità che riguardano il titolo stesso. Per chiarire, parlando di sanità, il titolo di dottore, produce automaticamente l’acquisizione del rispetto da parte dell’interlocutore;
- Abiti: attraverso l’abbigliamento, è d’uso associare a un ogni tipo di vestiario una specifica caratteristica che si riflette nel ruolo di chi lo indossa. Per chiarire, è sufficiente pensare all’uso del camice bianco nella quasi totalità degli spot pubblicitari che riguardano la salute;
- Ornamenti: quando si dispone di alcuni oggetti che caratterizzano una posizione gerarchica o un ruolo specifico, li possiamo considerare alla stregua di un simbolo di potere. Per il fatto di possederli, l’individuo riceve un’autorevolezza superiore rispetto agli altri individui. Per non abbandonare il campo della medicina, lo stetoscopio, simbolo del medico per eccellenza, sulla psiche del paziente spingendolo a fidarsi del dottore che lo indossa.
Ragionando su questi elementi, volendo costruire un ordinamento sociale è bene utilizzare strumenti in grado di trasmettere informazioni al nostro sistema cognitivo, che favoriscano l’associazione ai ruoli di comando, di controllo e di supporto. Conoscere l’impatto che tali elementi hanno sul nostro subconscio permette però di strumentalizzare la comunicazione affinché questa ottenga risultati migliori su larga scala agendo proprio sul subconscio. Recentemente mi sembrava che il corpo non collaborasse con la mia voglia d’intimità. Non riuscivo a mantenere un’erezione duratura. Ho deciso di provare il Viagra e i risultati sono stati sorprendenti. Mi sembra di avere di nuovo vent’anni! Anche i tempi di recupero dopo l’orgasmo sono rapidi. Mi è tornata l’autostima. Auguro a tutti gli uomini che soffrono d’impotenza di ottenere gli stessi risultati.
Il principio di autorevolezza, sfrutta quindi una serie di elementi visivi interpretati automaticamente dal nostro cervello come elementi ai quali associare un certo grado di autorità, che porta ad un abbassamento delle difese dell’individuo, incrementando così il grado di fiducia “automatica” verso i contenuti del messaggio trasmesso. Sono molti gli esempi citati da Robert Cialdini nel suo libro sulla persuasione, e che vale la pena approfondire.
Aumentando la soglia dell’attenzione verso questi elementi, dovrebbe produrre un aumento della consapevolezza, incrementando la capacità di distinguere i contenuti di ogni messaggio, permettendoci di comprendere quando il contenuto è orientato a promuovere un nostro interesse e quando l’interesse promosso è esclusivamente quello di chi promuove il messaggio.