Da pochi giorni è stato esteso anche all’Italia il servizio Apple Maps Connect. Diciamo subito che ha più di un elemento in comune con Google My Business e, se non fosse un servizio Apple (dunque largamente diffuso), non sarebbe altro che la duplicazione di un servizio già attivo da tempo.
L’utilità di questo servizio è evidente: offrire la possibilità ad altri utenti, potenziali clienti, di impostare come destinazione nel servizio mappe di Apple, la ragione sociale dell’attività commerciale e non il suo indirizzo. Per intenderci, sarà dunque possibile, così come su Google Maps, utilizzare come punto di destinazione “Global Business Solution” e non “Corso Svizzera, 185, 10149, Torino”.
La rivendicazione (o la creazione da zero) della scheda eventualmente già presente su Apple Maps, porta con sé alcuni ulteriori vantaggi: la possibilità di gestire in autonomia i dati riferibili alla propria attività (orari, riferimenti di contatto, categorie merceologiche, eccetera); e, nel caso ad esempio di trasferimento, la possibilità di spostare il puntatore sulla mappa, consentendo dunque ai visitatori di “navigare verso” il nome dell’attività e non verso un indirizzo che potrebbe cambiare. Da questo punto, deriva l’importanza fondamentale di tenere sempre aggiornati i riferimenti aziendali su tutti i servizi di mappe o, almeno, su quelli più diffusi!
Come si registra un’attività su Apple Maps?
Vediamo dunque come procedere per la rivendicazione o la registrazione da zero di una scheda commerciale su Apple Maps.
Si parte da Apple Maps Connect.
Passo 1: E’ necessario disporre di un Apple ID e, nel caso fosse necessario registrarne uno nuovo, sarebbe meglio utilizzare un account aziendale, legato all’attività che andremo a gestire su Apple Maps.
Passo 2: Dopo aver eseguito il login, ci viene richiesto di ricercare l’eventuale presenza della scheda dell’attività da gestire. Se dal nome non si ricava nessun risultato utile, è possibile procedere con la creazione da zero della scheda. Nel nostro caso, la scheda non era presente ed è stato necessario crearla da zero.
Vengono richiesti i dati base: il ruolo in azienda di chi compila la scheda, l’indirizzo, la ragione sociale e, fondamentale per la verifica della proprietà, il numero di telefono (fisso) dell’attività. A differenza del servizio di Google My Business, non sono al momento disponibili sistemi di verifica alternativi (tipo la cartolina postale).
Passo 3: la verifica telefonica. Forse perchè il servizio è arrivato da pochissimo in Italia, forse perchè siamo stati particolarmente sfortunati, la verifica ha richiesto molto più tempo del previsto. Apple chiama e dice che sta chiamando perchè ha ricevuto una richiesta in tal senso. Se la telefona era attesa, prega di premere il tasto 1; altrimenti di riattaccare. Ecco, il problema è stato proprio far rilevare il tono del tasto 1 al sistema Apple che, dopo qualche secondo di silenzio rilevato, ringrazia e riagganciava. Abbiamo risolto inoltrando la chiamata ad un cellulare (nel nostro caso, ha sbloccato la situazione il Nexus 5! Ironia della sorte!! 😀 ). Pin ricevuto: era 4492! 🙂
Passo 4: a questo punto è necessario indicare la categoria merceologica o l’ambito delle attività aziendali. Potrebbe essere utilizzato per l’integrazione con Siri (“Siri, portami da qualcuno che mi sviluppi un sito web!!“, per dire).
Passo 5: Gli orari ed i giorni di apertura.
Passo 6: Le connessioni social. E’ evidente, vista la presenza di Yelp, l’interesse nei confronti dei ristoranti e della ricettività turistica in generale, più che verso le aziende di servizi!
Passo 7: Fatto! Aggiorneremo questo post, una volta che riceveremo conferma dell’inserimento di Global Business Solution nell’elenco di Apple Maps.