L’articolo di oggi parla di un caso di studio collegato ad un progetto che, come agenzia SEO, seguiamo da settembre 2017. Il nostro cliente, dopo aver affidato la gestione SEO ad altra agenzia per circa un anno, non soddisfatto dei risultati raggiunti in quel periodo, ha chiesto a noi di effettuare prima un audit SEO e, successivamente, di affidarci in toto la gestione SEO del proprio e-commerce.
I dati che riportiamo di seguito, pur privati del nome dell’e-commerce e delle cifre in euro dei ricavi generati, fanno riferimento ad un cliente che seguiamo tuttora e che, speriamo, soddisfatto dei risultati che continuiamo a portare, ci rinnovi la fiducia per il futuro.
Organic search cos’è?
In questo articolo faremo riferimento al cosiddetto traffico da “organic search”. Ma cosa intendiamo con questo termine? Il traffico da organic search è il traffico proveniente dai motori di ricerca (al 95% da Google). Questo traffico si differenzia dal “paid search” per due motivi principali:
- è il traffico generato da Google, sulla base dei suoi parametri di valutazione delle pagine che ritieni più vicine e pertinenti rispetto alla domanda (alla query) espressa dall’utente;
- non si basa su budget pubblicitario su Google Ads, e quindi non si può incrementare spendendo di più;
Il traffico proveniente da “organic search” è il cosiddetto traffico “organico”, che non ‘entra nulla con i rifiuti o la raccolta differenziata, ma semmai fa riferimento al fatto che Google , “spontaneamente” attribuisce una correlazione di pertinenza tra l’intento di ricerca dell’utente e la pagina (o l’elenco di pagine e il loro ordine) che viene proposta in risposta a quella “domanda”.
Di fatto, ci si può posizionare in alto tra i risultati di ricerca, in base all’attinenza tra domanda e risposta. Questo processo di ottimizzazione (ma non solo questo) è collegato all’attività SEO.
Progettare e costruire contenuti che sappiano intercettare al meglio tutte le possibili domande che un utente (il cliente potenziale) può rivolgere al motore di risposte (ovvero, Google) è l‘obiettivo principale di un progetto SEO.
Il grosso vantaggio derivante da un progetto SEO di successo, rispetto alla spesa da allocare per finanziare le campagne pubblicitarie su Google Ads o Facebook Ads, sta proprio nel fatto che si lavora sul medio periodo. Quando si sospende una campagna SEA, l’annuncio scompare e il traffico verso la pagina di destinazione si riduce drasticamente. Un contenuto posizionato tra i risultati organici di ricerca di Google, porterà traffico nel tempo, senza dover essere finanziato con budget o costi ricorrenti.
La SEO non è il ranking delle keyword
Per velocizzare i tempi di indicizzazione e posizionamento di Google, o per contrastare i migliori posizionamenti di concorrenti per le stesse chiavi di ricerca, è possibile integrare la strategie SEO con una strategia SEA, ovvero creare campagne pubblicitarie che, per determinate chiavi di ricerca, propongano annunci sponsorizzati dove non è possibile posizionare link “organici” verso il nostro sito. Questo è un altro tema e sarà certamente oggetto di un prossimo articolo.
L’online oggi è popolato di creature mitologiche, personaggi che conoscono molto bene la teoria del Digital Marketing, senza però portare mai numeri e dati a supporto di quanto narrano.
Oggi parliamo di SEO. Presentiamo un caso di studio relativo a un progetto, partito per noi a settembre 2017 con un audit su struttura e posizionamento e che, oggi, pone Google come migliore fonte di traffico per crescita e entrate.
SEO e fatturato
Procediamo con ordine.
Questo progetto ci è stato affidato da un’azienda che commercializza prodotti per la casa (caldaie, condizionatori, arredamenti e accessori per il bagno) e che, fino a un anno e mezzo fa, da Google otteneva poco traffico e ancor meno entrate, nonostante il progetto SEO fosse stato affidato ad altra agenzia più di un anno prima del nostro “arrivo”. La nicchia di mercato del nostro cliente è tra le più competitive: online ci sono molti negozi che vendono gli stessi prodotti e che investono anche molto budget per finanziare campagne SEA, Google Shopping e sui comparatori di prezzo. In questo contesto, concentrare tutti gli sforzi economici per finanziare campagne a pagamento, può diventare insostenibile nel periodo medio lungo. Qualitativamente, inoltre, il traffico organico, generato da domande precise sul motore di ricerca è migliore, a patto che l’utente riceva in risposta un contenuto effettivamente pertinente e strettamente correlato con la sua richiesta.
L’e-commerce su cui attualmente lavoriamo non è stato sviluppato da noi e si basa su un CMS proprietario, gestito direttamente dall’azienda che lo rappresenta in Italia. Quando GBS ha iniziato a lavorare su questo progetto, il sito era già online e già basato su questa tecnologia: la grossa differenza tra il periodo precedente al settembre 2017 e ciò che è accaduto da allora a oggi, per quanto concerne traffico e posizionamento su Google, è stata data l’agenzia SEO che li ha seguiti. Da luglio 2016 a fine dicembre dello stesso anno, questo sito aveva ottenuto meno di 25.000 sessioni di traffico da Google. I ricavi generati da organic search, nel periodo precedente al nostro intervento, arrivavano al 10% del totale.
Fin dal primo giorno ci siamo concentrati su 3 elementi fondamentali:
• Struttura delle metainformazioni, ovvero sull’architettura delle informazioni e sull’ottimizzazione di categorie e schede prodotto;
• Performance tecniche e sistemistiche dell’e-ecommerce;
• Contenuti e piano editoriale del blog;
Abbiamo rivisto totalmente la struttura e i testi delle categorie, delle sotto-categorie, riprogettata la struttura delle url e metainformazioni di tutte le pagine. Quello che segue è lo screenshot da Google Analytics, relativo ai primi 13 mesi di attività su SEO, contenuti e ottimizzazione on-site. Il traffico da organic search è più che qudruplicato, arrivando a costituire il 12% del totale. Anche il tasso di conversione del traffico da Google è migliorato del 27% circa, arrivando a generare ricavi da organic search per il 23% sul totale.
Abbiamo incrementato il traffico dal blog del 63%, lavorando sullo sviluppo di contenuti che intercettassero le ricerche di potenziali clienti, alla ricerca di informazioni qualificate. Il traffico del blog, per fare un esempio, è cresciuto di oltre 17 volte in un anno, passando da meno di 2000 visite a quasi 30 mila nell’ultimo periodo.
Alla fine di ottobre 2018, esattamente 13 mesi dopo l’avvio del nostro progetto SEO, il traffico da Google era più che triplicato, passando da 25.000 a oltre 110.000 sessioni circa. I ricavi, dato ancora più interessante, sono cresciuti di quasi 6 volte tra settembre 2017 e settembre 2018, passando dall’11% al 22% sul totale delle entrate.
Il traffico, confrontando il mese di avvio del progetto, con lo stesso mese a un anno esatto di distanza, è cresciuto globalmente del 21% circa, ma quello proveniente da Google è cresciuto di oltre il 236%.
2018 versus 2017
Facendo un confronto tra tutto il 2018, confrontato con tutto il 2017, il trend si conferma stabilmente in crescita.
Il traffico è cresciuto globalmente del 21% circa. Il traffico da ricerca a pagamento è diminuito, anche se è molto migliorato sul piano dei ricavi (segno che le campagne adv su Google Ads sono ben gestite). Il traffico da organic search, nel 2018 è cresciuto del 273%, andando a costituire il 16% e oltre del traffico globale. I ricavi, sempre in primo piano, sono cresciuti del 197%, arrivando a costituire il 22% del totale.
Conclusioni
In questo articolo abbiamo presentato un caso di successo: un e-commerce cresciuto molto e non solo per il traffico da motore di ricerca.
In questo caso, i fattori che hanno influito positivamente sul progetto sono stati diversi:
• La nostra buona esperienza nel campo della SEO, sviluppata in anni, su progetti di commercio elettronico che vendono e che ci consentono di generare profitto e non costi;
• Le idee chiare su cosa fosse necessario fare, per rendere competitivo un progetto che, ad inizio attività, non lo era stato affatto;
• Un interlocutore competente nel team del cliente, che sin dal primo giorno ha dato fiducia alle nostre indicazioni, spronando tutti gli altri soggetti coinvolti (implementation partner, marketing e proprietà), affinché comprendessero l’importanza di lavorare su un traffico qualitativamente alto come quello dal motore di ricerca;
Mi rendo conto che questo mix non sia così comune, ma se hai un e-commerce e vuoi che questo rappresenti una fonte di guadagno e non solo una voce di spesa, è necessario prendere il toro per le corna e affrontare il mercato mercato con la stessa convinzione con cui si affronta il mercato “onland” (per citare Oscar Farinetti).
Hai un e-commerce e pensi che non sia abbastanza remunerativo?
Spendi in pubblicità pay-per-clic più di quanto incassi?
Credi che continuare a sostenere costi pubblicitari, alla lunga, diventi insostenibile?
I tuoi utenti atterrano sul sito ed escono senza effettuare acquisiti?
Pensi che ci sia qualche problema, ma non hai le competenze per capire quali siano?
Per rispondere a ognuna di queste domande, e per tutte quelle non elencate, rimaniamo a tua disposizione!