Negli ultimi giorni si è sentito molto parlare di My Secret Case, e-commerce italiano di sex toys e accessori erotici indirizzato principalmente ad un pubblico femminile. Il “casus” di cui si è molto discusso è il fatto che loro siano stati i primi a fare pubblicità dei propri prodotti con un spot sulle reti TV nazionali.
In questo articolo non parleremo di strategia pubblicitaria, ma cercheremo di analizzare i principali elementi onsite che garantiscono competitività a My Secret Case, rendendolo visibile in una delle nicchie più agguerrite nell’online di oggi: i sex toys e l’oggettistica per adulti. Gli elementi che prenderemo in considerazione, dunque, saranno gli aspetti tecnici e le strategie adottate a livello di UX/UI, per portare traffico sul sito e, una volta lì, per convincere le utenti ad acquistare.
Se non hai tempo o voglia di leggere tutto l’articolo, ti basti sapere che gli elementi vincenti di questo e-commerce sono principalmente distribuiti in 5 categorie:
Partiamo dalla fine. È evidente che sviluppatori e SEO stiano facendo un buon lavoro, iniziato mesi fa e non ancora concluso.
Come possiamo osservare nello screenshot qui sopra, è evidente che sia stata elaborata una strategia che ha come obiettivo quello di incrementare il traffico da motore di ricerca. Questi obiettivi possono essere raggiunti mediante strade diverse, ma è solo il giusto mix di tutti gli ingredienti a portare i risultati sperati. In questo caso, chi sta curando la strategia SEO di MySecretCase, sta lavorando su fronti diversi:
Vediamo nel dettaglio quali sono gli elementi che stanno lavorando molto bene per il posizionamento di MySecretCase.com.
Tag head title. Con chiarezza, dritti al punto: Sexy Shop Online MySecretCase. I Toys Preferiti Dalle Donne
Stessa cosa per la metadescription. In questo breve testo ritroviamo tutte le best-practice per comporre una metadescription efficace: la keyword principale (Sexy shop online), correlata al title del sito, unita ad un testo coinvolgente, che dichiari con precisione il mood del sito (negozio al femminile con i migliori sex toys). Per chiudere, una serie di promesse, ad incentivare il clic per l’accesso al sito (Vasto catalogo di accessori e articoli erotici. Ricevi i prodotti in pacco anonimo in 24 ore.)
A cosa serve strutturare bene il menu principale di un e-commerce? Serve a raggiungere un duplice risultato: aiutare gli utenti a trovare nel più breve tempo possibile i prodotti giusti e a Google di “comprendere” e premiare pagine e categorie con un buon posizionamento tra i risultati di ricerca.
Un ulteriore vantaggio che si ottiene grazie ad una rigorosa organizzazione delle categorie e la visualizzazione dei sitelink tra i risultati di ricerca di Google, quando l’utente esegue una ricerca generica per il brand o il nome dell’e-commerce.
Quando un utente inizia il proprio percorso d’esplorazione, alla ricerca di qualcosa da acquistare, non inizia quasi mai dal nome specifico del prodotto. Normalmente, le prime ricerche sono di tipo generico (ricerca informazionale), legate al settore ma non indirizzate ad un prodotto specifico. In questo caso, un e-commerce ben strutturato, cercherà di farsi trovare a questo punto, in modo da tentare di conquistare l’utente sul sito e a convincerlo ad acquistare. Per fare ciò, dunque, è necessario prevedere sezioni rivolte a soddisfare ricerche generiche, come ad esempio nel caso di “sex toys per donna” o “sconti sex toys”.
Un elemento spesso sottovalutato nella progettazione di un e-commerce è l’uso di testo descrittivo a tutti i livelli di navigazione. Certo, si vende di più con l’inserimento di immagini belle e grandi, ma anche il testo ha il suo valore. Sia per aiutare il motore di ricerca a capire meglio il contenuto della pagina, sia per l’utente/cliente che ha la possibilità di ottenere maggiori informazioni prima di decidere se acquistare o meno. Un bel testo “corposo”, come dicevo, ha la funzione di rendere più comprensibile il contenuto di una pagina, sia per il motore di ricerca, sia per l’utente che, in quel caso, può ottenere informazioni inedite.
Esattamente come per le categorie, è importante descrivere al meglio anche il singolo prodotto, sia mediante l’inserimento di foto qualitativamente belle e definite, sia per quanto riguarda testi descrittivi approfonditi. Il testo descrittivo nella pagina prodotto svolge la funzione del bravo commesso in un negozio: racconta il prodotto, ne descrive le caratteristiche e le possibilità d’uso.
Anche in questo caso, l’obiettivo è duplice: descrivere al meglio il prodotto, in modo da convincere l’utente ad acquistarlo, ma non solo. L’altro obiettivo svolto dal testo in una scheda prodotto è quello di “scalare” le posizioni tra i risultati di ricerca, in modo da farlo visualizzare il più in alto possibile su Google. Come in questo caso:
Quando il settore è particolarmente competitivo, non si può tralasciare nulla. E se anche alcune pratiche sembrano “fuori moda”, se vengono sviluppate nel modo più utile possibile nei confronti dell’utente, aiutano a mantenere i risultati e a migliorare il posizionamento dove possibile. Soprattutto su chiavi di ricerca più generiche e, di conseguenza, più competitive.
Una delle pratiche più tradizionali è legata all’inserimento nel footer di molti link verso pagine interne, usando voci di menu chiare e non specificamente legate a prodotti specifici, in modo da aiutare l’utente nel reperimento di contenuti a volte sepolti all’interno dei vari menu. Questo screenshot è un esempio:
Abbiamo visto insieme un bel po’ di elementi tecnico-strategici, presenti all’interno del progetto My Secret Case. Principalmente, sono legati ad una buona progettazione e implementazione tecnica di best-practice SEO, che contribuiscono a far ottenere a questo e-shop un buon posizionamento per tante keyword molto competitive. Ma una volta che, attraverso il traffico generato da motore di ricerca, portiamo gli utenti sul sito, la sfida è conclusa? La risposta è “ovviamente, no”.
L’utente, portato sull’e-commerce, dovrà essere corteggiato, rassicurato e convinto a trasformarsi in cliente. Meglio se cliente fidelizzato, che riacquisterà ancora.
Come ottenere questo risultato? Attraverso lo sviluppo di tutte una serie di buone pratiche, che partono dal posizionamento di marca, passano dalla cosiddetta “prova sociale” e arrivano sino alla distribuzione di informazioni utili, non necessariamente finalizzate alla vendita (immediata).
Alcuni esempi?
Come dicevo più in alto, le ricerche non partono mai dal “nome e cognome” di un prodotto, ma spesso sono generiche e imprecise. A questo, possiamo aggiungere la necessità di una comunicazione esterna (ad esempio sui social o nella newsletter) che tenga conto anche di elementi di interesse generale, e non solo nella logica prodotto/prezzo.
Ecco dunque che, anche se alcuni lo danno per “morto” da anni, viene in aiuto il caro vecchio blog.
In questo caso, il piano editoriale del blog sarà declinato con obiettivi diversi: da una parte, in maniera divulgativa, interessante e divertente, vengono scritti articoli che “facciano venire l’acquolina in bocca” al cliente potenziale.
Dall’altra, un filone editoriale sarà destinato a fare informazione, anche tecnica, e a rispondere a domande che spesso non si ha il coraggio di rivolgere a qualcuno ad alta voce.
Qual è il modo migliore per continuare a raggiungere chi ha già acquistato o convincere nel tempo chi non ha ancora acquistato? Sviluppando un’efficace email marketing strategy!
E qual è il modo migliore per sfruttare il canale email per raggiungere i clienti o potenziali tali? Dando un incentivo all’iscrizione alla newsletter, mediante cui potremo ricevere offerte promozionali o aggiornamenti generali.
Ecco, dunque che My Secret Case non perde questa opportunità, addirittura con un popup che compare sulla homepage dopo qualche secondo di permanenza, o con un banner sempre presente, subito sotto le categorie di prodotti principali.
Come dicevamo, affinché l’utente si trasformi in cliente, è necessario che questo (o questa, come in questo caso!), deve poter contare su tutta una serie di garanzie:
Le garanzie, se possibile, devono essere sempre ben presenti in primo piano, in modo tale da rendere più semplice il percorso decisionale da parte della cliente. In home page:
Ma anche il più vicino possibile al bottone (gigantesco) per aggiungere un articolo al carrello:
Trattandosi di settore “particolare”, dubbi prima dell’acquisto, soprattutto per il primo, ci si aspetta che ce ne siano tantissimi. Come gestirli al meglio? In primis, rendendosi disponibili e rintracciabili con strumenti diversi:
In più, rassicurando il potenziale cliente sul fatto che si naviga in acque sicure e condivise da tante persone (Cialdini docet, con la sua “prova sociale”):
Ho sfruttato l’occasione di un argomento “pepato” per fare un’analisi su come andrebbe strutturato un progetto di vendita online. Il caso di “My Secret Case” è interessante, perché presenta molte caratteristiche che, normalmente, sono alla base di un progetto commerciale di successo. Purtroppo, non lo abbiamo curato noi! Anche se, negli anni, abbiamo accumulato molta esperienza, per clienti che operano in mercati anche diversi tra loro! 🙂
Fammi sapere cosa ne pensi, specie se ci sono elementi che ho trascurato in questa analisi! I nostri contatti sono nella barra laterale, o qui. Alla prossima!
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