Utilizzo dei fondi interprofessionali per la formazione in azienda

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Ecco una piccola guida pratica all’utilizzo dei fondi interprofessionali per erogare formazione finanziata all’interno della vostra azienda.

Tutte le aziende italiane, indipendentemente dal settore in cui operano, aderendo gratuitamente ad uno dei fondi interprofessionali regolarmente autorizzati, hanno l’opportunità di utilizzare ciò che viene versato all’INPS, ossia lo 0,30% delle retribuzioni soggette all’obbligo contributivo, per sviluppare Piani di Formazione da erogare alle proprie risorse umane, al fine di promuovere lo sviluppo personale dei soggetti coinvolti e di conseguenza quello del team aziendale.

A seguito all’entrata in vigore della riforma del lavoro Fornero (Legge 28 giugno 2012, n. 92 del Senato della Repubblica), le categorie per le quali le Aziende devono versare (per intero o parzialmente) questo 0,30% sono:

  • i dipendenti del settore privato, indipendentemente dalla tipologia di contratto di lavoro subordinato;
  • gli apprendisti dell’azienda;
  • i soci lavoratori di cooperativa ai sensi della legge n. 142/2001;
  • i soci lavoratori di cooperativa di cui al DPR n. 602/70;
  • il personale artistico, teatrale e cinematografico, con rapporto di lavoro subordinato.

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Va ricordato che l’adesione ad un Fondo Interprofessionale è semplice e gratuita!

La nostra azienda ha selezionato come fondo al quale aderire FonARCom, per la sua semplicità nelle procedure di adesione e per la flessibilità nella gestione dei piani formativi, tuttavia le modalità di adesione non sono differenti da un fondo all’altro ma variano solo le sigle di riferimento. Per aderirvi è sufficiente utilizzare il modello di denuncia aziendale del flusso Uniemens Aggregato dell’INPS, all’interno dell’elemento “FondoInterprof”, attivando l’opzione “Adesione” con la seguente procedura:

  1. Selezionare il codice REVO (per i dipendenti) e il codice REDI (per i dirigenti) al fine di revocare un eventuale adesione ad altri Fondi (si consiglia di eseguire questa procedura anche in caso di assenza di un’adesione pregressa ad un altro Fondo);
  2. Selezionare contestualmente il codice FARC e il numero di dipendenti a tempo determinato ed indeterminato;
  3. Selezionare contestualmente il codice FARC e il numero di dirigenti.

Nel caso si tratti di un’azienda agricola bisogna utilizzare il modello di denuncia contributiva DMAG predisposto dall’Inps, nel quale andrà indicato per esteso il nome “FonARCom”.

L’adesione può avvenire in qualunque momento dell’anno, ed viene effettuata solo una tantum, pertanto non deve essere ripetuta successivamente.

L’effetto dell’adesione decorre dal mese di competenza della Denuncia Aziendale (ex DM10/2) nel quale è stato inserito il codice FARC, ed possibile verificare l’avvenuta adesione al fondo semplicemente accedendo al proprio “Cassetto Previdenziale”, consultabile attraverso il sito web dell’INPS.

Inoltre, per le aziende interessate, è possibile richiedere la portabilità di quanto accumulato su un fondo presso un altro fondo, per un valore pari al 70% del totale delle somme accantonate nel triennio antecedente presso il Fondo di provenienza, ammesso che i fondi non siano stati già utilizzati per piani formativi che ne abbiano azzerato il valore.

Il trasferimento delle risorse è attuabile al verificarsi di due condizioni specifiche:

  • Ogni azienda che chiede di migrare il conto formazione non deve essere stata inquadrata dome PMI negli ultimi 3 anni. A titolo di esemplificazione, si tratta di imprese autonome con più di 50 dipendenti ed un fatturato o un bilancio totale annuale superiore a dieci milioni di Euro);
  • l’importo accumulato da trasferire è almeno pari a tremila Euro.

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Per concludere, la scelta di aderire ad un fondo, non comporta alcuna spesa aggiuntiva, non comporta costi, ma offre l’opportunità di usufruire di fondi per la formazione. Alcuni fondi presentano limiti alla tipologia di formazione erogabile, altri sono maggiormente orientati a determinate categorie di dipendenti e di aziende.

Dopo aver aderito ad uno dei fondi, c’è bisogno di un ente attuatore, ossia di una società formativa riconosciuta a livello regionale, in grado di progettare ed erogare attività formative in linea con i dettami del corso. La presenza dell’ente attuatore garantisce il rispetto di tutte le prerogative per poter ottenere l’impiego delle risorse accumulate nel fondo. In alcuni casi è inoltre possibile accedere a voucher temporanei o a conti di rete, che consentono di usufruire di più di quanto si è accumulato, nel caso di disponga di alcune caratteristiche specifiche, e comunque solo se si è iscritti regolarmente al fondo e si è seguiti da chi ne conosce regole e struttura.

Il consiglio è quello di iscriversi ad un fondo tra i più accreditati, rivolgersi ad un ente attuatore sufficientemente preparato per gestirvi in modo proficuo l’attività formativa, e che sia in grado di valutare con voi il reale fabbisogno formativo. Successivamente sarà sufficiente chiedere al proprio consulente del lavoro di aderire al fondo prescelto dopo averne valutato attentamente le caratteristiche e le opportunità.

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